DUC IN ALTUM!
«Prendi il largo» (Luca 5,4): È l’invito che Gesù rivolge a Pietro, dopo che, insieme ai suoi compagni, aveva faticato tutta una notte senza pescare nulla. Fidandosi di Lui, Simone e gli altri apostoli gettarono le reti, e presero una quantità enorme di pesci.
Questo invito è particolarmente attuale nel nostro tempo caratterizzato da profonda crisi in tutti i campi, non da meno in quello che riguarda la fede e l’impegno ecclesiale. La Chiesa, nella persona del Santo Giovanni Paolo II, lo aveva già detto all’inizio del secondo millennio ma non sembra che ci sia stata una risposta generosa.
Ecco perché la scena natalizia di quest’anno con la barca immersa tra le onde e pronta per la pesca e la tela della Natività, della scuola dei pittori Carrega di Porto Maurizio del secolo XVIII, staccata dalla parete del presbiterio per essere più visibile e ammirata in tutto il suo splendore, costituisce per ciascuno un richiamo a “prendere il largo” cioè a “navigare” con speranza e fiducia nelle acque che il Figlio di Dio fatto Bambino, ci indica.
A volte ci sembrerà di procedere in un vasto oceano pieno di insidie e difficoltà ma il Signore Gesù che in questo mare ha voluto immergersi assumendo la natura di uomo e compiendo proprio su una barca alcune delle cose più importanti, ci è accanto e ci esorta a tirare lo sguardo più su, verso un orizzonte nuovo dove splenda l’amore di Dio.
Sta a noi scegliere Cristo, vero Dio e vero uomo e riporre in Lui la nostra salvezza o lasciarci sommergere dalle acque tumultuose del peccato, dell’egoismo, della violenza, dell’odio, della morte.
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